SCUOLA D'ARTE CERAMICA ROMANO RANIERI - deruta PG

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SCUOLE DI PERUGIA E PROVINCIA

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L'ORIENTAMENTO SCOLASTICO DOPO LA TERZA MEDIA

Orientare significa mettere l’individuo nella condizione di prendere coscienza di sé e di far fronte, per l’adeguamento dei suoi studi e della sua professione, alle mutevoli esigenze della vita, con il duplice obiettivo di contribuire al progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della persona.
Quindi l’orientamento assume il significato di aiutare una persona, o un gruppo, ad affrontare un processo decisionale per giungere ad assumere una determinata scelta.
La persona deve essere considerata come l’agente principale del suo sviluppo, e ogni scelta deve avere l’individuo al centro dell’attenzione.
La presa di decisione deve maturare all’interno di un progetto personale: quindi l’orientamento va visto come auto-orientamento.
E’ necessario considerare l’individuo nella sua globalità e, quindi, nelle sue diverse dimensioni psicologiche: gli aspetti cognitivi, quelli affettivo-emotivi e quelli sociali.

Fare orientamento, sia che si tratti di orientamento scolastico o orientamento professionale, significa fare in modo che la persona acquisti consapevolezza nel momento in cui si trova a dover fare una scelta, scolastica o professionale che sia, e fare in modo che affronti tale scelta (o scelte), nella maniera migliore possibile per se'.
Il punto focale e' quindi la persona sotto tutti gli aspetti, da quello emotivo, cognitivo a quello sociale, si fa in modo che sia la persona stessa a capire, ad auto-orientarsi.
Saper scegliere che direzione prendere diventa allora molto importante, sia che si tratti di persone giovani, che di persone adulte che vogliono o si trovano nella condizione di dover cambiare lavoro.

I fattori che incidono sulla presa di decisione sono:
- Come la persona stessa si vede in quel determinato momento della sua vita, l'immagine quindi che ha di se';
- Il sistema di valori e di significati che la persona si costruisce nel tempo all'interno del suo gruppo sociale;
- L'insieme delle opportunita', ma anche delle restrizioni e dei vincoli che il momento specifico presenta.

Un buon orientamento mette la persona in grado di:
- Sapere quelle che sono le sue caratteristiche personali, le proprie capacita', i suoi interessi, i suoi valori;
- Sapere identificare le aree in cui puo' migliorare;
- Essere disponibile al cambiamento;
- Accettare l'incertezza che ogni scelta puo' comportare;
- Analizzare correttamente le situazioni;
- Prendere decisioni e trovare soluzioni;
- Assumersi la responsabilita' delle proprie scelte e dei problemi che possono sorgere;
- Conoscere in maniera corretta le possibilita' che ha di fronte prima di compiere una determinata scelta;
- Affrontare nella maniera migliore la rinuncia che normalmente una scelta comporta;
- Intraprendere una determinata formazione o carriera;
- Saper affrontare i vincoli che possono porsi davanti agli obiettivi;
- Saper costruire progetti futuri.

La scelta della scuola superiore è un momento sicuramente importante nella vita scolastica di un ragazzo. Vi sono alcuni studenti che hanno le idee molto chiare sul proprio futuro e sono in grado di prendere una decisione senza ripensamenti, altri che ritengono di sapere quale percorso vogliono intraprendere, ma successivamente si rendono conto che la scelta effettuata non era la più adatta a loro. La maggior parte dei ragazzi si mostra invece molto confusa rispetto al proprio futuro e spesso finisce con il seguire i suggerimenti dei genitori o amici che purtroppo non sempre si rivelano i più adeguati.

Certamente al giorno d’oggi, uno studente di 13 -14 anni non può essere in grado di prendere autonomamente una decisione rispetto alla scelta del proprio percorso scolastico. Ovviamente è importante coinvolgere al 100% il ragazzo nel processo di scelta e aiutarlo a riflettere su di se, sui propri interessi, sulle aspirazioni ed anche sulle eventuali difficoltà. Tutto ciò comunque non può essere fatto senza l’aiuto della famiglia e dei docenti che devono accompagnare lo studente in questo momento di transizione.

In molti casi tuttavia rimangono dei dubbi e la famiglia fatica a prendere una decisione definitiva, sentendo il desiderio di un supporto esterno che aiuti il ragazzo ed i genitori a riflettere più approfonditamente suoi vari aspetti coinvolti nella scelta e ad effettuare una sintesi finale.

Allora che cosa fare?

La scelta della scuola media superiore (o, come si dice ora in modo più complicato, della scuola secondaria di secondo grado) è una decisione sofferta che spesso mette in crisi lo studente interessato e la sua famiglia.

Certo, la scelta è importante e va valutata bene, analizzando almeno alcuni aspetti della situazione:

1 - le tendenze personali, le competenze già acquisite, i gusti e le preferenze dello studente;
2 - le tipologie di scuole presenti sul territorio in cui si risiede (senza troppo farsi influenzare dalle voci che circolano: molte scuole hanno una "fama" migliore o peggiore di altre, ma il mondo cambia e... anche i professori e i presidi!)
3 - le prospettive future di lavoro.

Il punto 3, in teoria, dovrebbe essere quello che conduce alla decisione finale, ma, ahinoi, è quello più controverso.
Se uno ha il papà dentista o commercialista e vuole proseguire la professione paterna, beh, allora la scelta è più facile (se non altro, si ritrova lo studio già avviato!).

Ma, con i tempi che corrono, normalmente la scuola frequentata e il diploma conseguito non garantiscono più che chi abbia studiato da ragioniere poi lo faccia veramente o che chi ha frequentato l'istituto agrario vada a lavorare in un'azienda agricola...

Oggi un diploma (qualsiasi) è richiesto anche per fare il commesso in un supermercato o l'impiegato generico in un ufficio.
Il mondo del lavoro e le sue leggi cambiano rapidamente e ancora cambieranno nell'arco di tempo in cui arriverete a diplomarvi.
Ciò che è certo oggi non lo sarà domani.
Questo non perché il mondo si sia messo a girare più velocemente, ma perché il libero mercato, lasciato troppo libero, genera confusione, incertezza, insicurezza. Ma anche perché la tecnologia si evolve rapidamente e genera necessità, servizi e posti di lavoro nuovi e diversi.
Quindi dovrete essere pronti ad una certa elasticità e flessibilità nel vostro futuro.
Iniziando già da ora a pensare che la scelta della scuola superiore non influenzerà del tutto la vostra vita futura e non determinerà in modo definitivo il vostro destino.
Ripensamenti, passaggi, cambiamenti di percorso saranno sempre possibili.

Quello che vi resterà d'importante, in ogni caso, sarà l'aver vissuto un'esperienza scolastica positiva e valida: ciò, naturalmente, dipende per un 50% dalla scuola, ma per l'altro 50% solo da voi, dal vostro impegno e dal vostro entusiasmo nell'apprendere.

Nella scelta della scuola superiore, comunque, non siete soli: ci sono i vostri genitori, i vostri insegnanti, i servizi informativi del vostro Comune e della vostra Provincia.

Buona scelta!

 

 

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